Le bandiere di segnalazione in spiaggia: significato e come riconoscerle
L’estate si avvicina e con questa per molti si avvicinano le vacanze al mare e le giornate in spiaggia. Proprio il “mondo” della spiaggia e della balneazione è l’ennesimo contesto in cui le bandiere ricoprono un ruolo fondamentale per comunicare importanti messaggi o segnalazioni, utilizzando un linguaggio universale.
Dopo aver parlato in un articolo precedente delle bandiere del Codice Internazionale Nautico e del loro significato, in questo articolo ci spostiamo dal mare alle bandiere in spiaggia. Bandiera bianca, bandiera rossa, bandiera gialla, le bandiere di balneazione sono così celebri e iconiche da essere diventate quasi un simbolo della spiaggia, soprattutto per chi vive in una città balneare e ha visto sventolare queste bandiere ogni estate, sin dalla propria nascita.
Le bandiere di segnalazione in spiaggia hanno la funzione di comunicare dei messaggi estremamente importanti, ma non sempre i bagnanti conoscono davvero il significato delle singole bandiere.
È bene quindi addentrarsi un po’ di più nel mondo delle bandiere di segnalazione balneari per conoscere i messaggi delle singole bandiere, prima di avventurarsi in mare, che sia per una nuotata o per un’uscita in kayak.
Il significato delle bandiere in spiaggia più comuni
A differenza delle bandiere nautiche, con un Codice Internazionale Nautico ben preciso e ampiamente condiviso, le bandiere di segnalazione balneari non sono regolamentate da codici internazionali ed è quindi abbastanza comune che l’utilizzo di queste possa leggermente cambiare tra luoghi diversi.
In ogni caso, le bandiere di segnalazione più comuni in spiaggia sono la bandiera bianca, la bandiera rossa e, immediatamente dopo, la bandiera gialla.
Queste tre bandiere sono tra le più comuni e diffuse e, seppur con qualche piccola differenza, incorporano significati univoci e generalmente condivisi nei diversi Paesi.
Le tre bandiere hanno lo scopo di dare importanti indicazioni relativamente alla sicurezza del mare e dalla spiaggia, in relazione alla presenza o meno del servizio di salvataggio e delle condizioni metereologiche.
Nello specifico, la bandiera bianca indica generalmente che il servizio di salvataggio è presente e attivo in spiaggia e che le condizioni meteo non comportano possibili problemi o limitazioni all’entrata in acqua. Quando la bandiera bianca è issata, il mare è calmo e comunque supervisionato dal servizio di salvataggio, quindi le condizioni sono perfette per i bagnanti che possono tranquillamente entrare in acqua.
La bandiera rossa, al contrario, avvisa che la balneazione può essere rischiosa ed è quindi sconsigliata ai bagnanti. Viene issata quando le condizioni meteo non sono ottimali, quando il mare è particolarmente mosso dalle correnti o quando si prevedono condizioni di maltempo come temporali, trombe d’aria, ecc.
Tuttavia, la bandiera rossa viene utilizzata anche per segnalare che il servizio di salvataggio è assente in quel luogo o temporaneamente non in servizio.
Meno frequente, ma comunque importante, la bandiera gialla è utilizzata per segnalazioni che non hanno a che fare soltanto con la balneazione, ma che si estendono a tutta la spiaggia. Questa bandiera di segnalazione, infatti, è utilizzata in casi straordinari per indicare l’obbligo di chiusura degli ombrelloni in spiaggia, per via di previsioni di maltempo estremamente critiche.
Bandiere di segnalazione in spiaggia: differenze e varianti
Come accennato in precedenza, l’utilizzo delle bandiere di segnalazione in spiaggia può variare molto da un luogo all’altro.
In alcuni Paesi possono essere utilizzate bandiere supplementari, ma può anche capitare che le stesse bandiere vengano usate con un significato diverso e in certi casi addirittura opposto.
Per fare qualche esempio, negli Stati Uniti d’America e in Australia la bandiera rossa viene usata in modo simile a quanto detto finora, ma con alcune differenze.
La bandiera rossa in Australia, infatti, non solo indica pericolo, ma segnala un vero e proprio divieto di balneazione, mentre negli USA l’uso della bandiera è più simile a quello che conosciamo, con la differenza che possono essere issate due bandiere rosse per segnalare il divieto assoluto di balneazione per eccessiva pericolosità del mare.
La segnalazione di divieto è prevista anche in Italia, ma questo messaggio è associato ad una bandiera meno frequente ed issata soltanto in casi straordinari e di estrema pericolosità: la bandiera nera.
Un altro fatto curioso che accomuna (e distingue) Australia e USA è l’utilizzo di speciali bandiere a scacchi, una bianca e rossa e un’altra bianca e nera.
Queste bandiere vengono utilizzate per segnalazioni inusuali per le nostre spiagge, ma estremamente comuni nelle spiagge oceaniche, e sono legate alla regolamentazione delle attività di surf e agli avvistamenti di squali.
La bandiera a scacchi bianchi e rossi, infatti, in entrambi i Paesi segnala l’avvistamento di uno squalo e invita i bagnanti ad uscire dall’acqua.
Attenzione però alla bandiera a scacchi bianchi e neri perché se in USA questa bandiera viene utilizzata per indicare un’area in cui è praticato il surf e in cui è vietato nuotare, in Australia la stessa bandiera ha significato opposto e segnala il divieto di fare surf in una particolare zona.
Esistono poi altre varianti di utilizzo delle bandiere in spiaggia nei vari Paesi del mondo, ma anche nelle diverse regioni d’Italia.
In alcuni Paesi europei come Germania e Spagna, ad esempio, viene utilizzata la bandiera verde, come equivalente della bandiera bianca e con lo stesso significato.
Anche rimanendo in Italia, la bandiera bianca viene sostituita in alcune regioni come il Friuli e il Veneto, dove viene invece utilizzata una bandiera blu. Bandiera blu che non ha niente a che fare, però, con la cosiddetta “Bandiera Blu” conosciuta nel resto d’Italia e d’Europa come il riconoscimento conferito dal Foundation for Environmental Education alle località balneari che soddisfano particolari requisiti di qualità e pulizia delle acque.